I LAVORI di Gennaio e Febbraio sulle ERBACEE PERENNI
Gennaio e febbraio sembrano mesi dormienti in natura, ma non è proprio così.
Sotto terra, all’altezza del colletto o nelle porzioni di fusto perenne, i flussi della pianta si muovono iniziando ad ingrossare le gemme che le faranno così belle tra poche settimane.
E qui entri in gioco tu. Prima che ricolorino le aiuole coi loro splendenti verdi e rossi devi togliere tutte quelle parti ormai secche, spesso tutta la vegetazione dell’anno scorso.
La domanda che fanno tutti: togliere il secco a ottobre o a gennaio?
Ci sono piante che vegetano sino alle gelate di gennaio o fioriscono a novembre o gennaio, per le quali dobbiamo fare un discorso a parte, per le altre dipende:
- se prevale la questione estetica, devi toglierle non appena seccano,
- se le piante sono in luogo soggetto a vento o freddo intenso, spesso conviene lasciarle, foglie o arbusti secchi, possono diventare una calda protezione per i delicati colletti o le giovani gemme che, iniziando a vegetare magari a gennaio, potrebbero essere danneggiate da qualche gelata.
- Vale lo stesso per le piante da potare come le salvie. In caso di un inverno particolarmente freddo, la parte apicale dei rami potrebbe danneggiarsi, per questo conviene potarle dopo il freddo, quando toglierai comunque quella parte di ramo.
- Attenzione al vento! Il vento potrebbe troncare malamente i rami delle nostre Salvie o Gaure.
In questo caso devi valutare il rischio minore. In caso di piante esposte a sud, o con clima abbastanza mite, ma molto ventoso, conviene che tu poti ad ottobre/novembre. Nel caso di clima molto freddo, si consiglia di potare a febbraio o proteggere le piante con TNT o pacciamatura
Graminacee.
Le graminacee necessitano di un taglio piuttosto alto per ringiovanire la chioma per il prossimo anno, ed è proprio fine febbraio il periodo giusto per farlo: i fiori ormai secchi non si decorano più di brina e le foglie ingialliscono. Fai spazio alla nuova vegetazione!